lunedì 3 dicembre 2012



LA MAGGIORANZA CHE NON ESISTE

Non mi piacciono le polemiche ma le parole del Sindaco che accusa l'opposizione di essere stata irresponsabile per avere abbandonato l'aula la sera del 29 novembre e avere fatto mancare il numero legale sono prive di significato e fuori dalla realtà. Il problema vero è che la maggioranza di centro destra è in uno stato talmente confusionale che non è capace di garantire il numero legale nelle sedute di consiglio per i forti dissidi al suo interno. Non è una novità. I problemi sono iniziati subito dopo le elezioni e proseguono tuttora perché alcuni consiglieri del PDL sono andati in rotta di collisione con il Sindaco e con l'assessore Vincenzi. Anche la Lega ha un bel pò di problemi interni. Dal 2009 ad oggi si sono dimessi tre consiglieri comunali su sei perché pare fossero stanchi di essere chiamati solo per alzare la mano e approvare le decisioni prese da altri. Adesso i dissapori sono aumentati probabilmente perché nelle scorse settimane i vertici locali, vicini a Maroni, sono stati esautorati e il partito è commissariato. Questo è il bell'andare che si riflette nell'amministrazione comunale facendo mancare il numero legale. Giovedì scorso il Sindaco non è stato in grado di convincere i suoi consiglieri a votare le proposte all'ordine del giorno per il semplice motivo che le decisioni sono prese da pochi senza coinvolgere minimamente la componente consiliare. E' evidente che l'altra sera il problema vero degli assenteisti leghisti e dei riottosi pdl era la vendita dell'ultimo pezzo del fondo Zanluca. E' talmente lampante che l'argomento è stato cancellato dall'ordine del giorno del Consiglio riconvocato per martedì 4 dicembre. Per il resto non cambia nulla rispetto all'ordine del giorno originario. A causa dell'evaporazione della maggioranza, non è stato approvato l'ultimo assestamento di bilancio entro i termini stabiliti dalla legge e ciò può arrecare vari problemi ai conti del Comune. Dispiace anche per il rinvio della decisione sulle scuole antisismiche perché il pubblico presente giovedì sera ne attendeva con impazienza la discussione. Martedì quattro dicembre i dissidenti rientreranno nei ranghi o si riproporrà una situazione simile? Per quanto ci riguarda non possiamo certo fornire a Fabbri i numeri per governare se li ha persi all'interno della sua maggioranza. Vero è che per l'importanza di alcuni argomenti credo sia difficile sottrarsi alla discussione. Sugli argomenti relativi al post terremoto ci siamo assunti da subito l'onere di un'analisi puntuale e responsabile di quanto viene posto in discussione approvando ciò che riteniamo utile e necessario per i cittadini di Bondeno. La deliberazione per la costruzione di scuole antisismiche è uno degli  argomenti più sensibili del post terremoto. Non saranno certo i problemi all'interno della maggioranza che ci faranno recedere da questo atteggiamento.

Giovanni Nardini
Consigliere PD Bondeno

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